Detector


METAL DETECTOR

detector

EXPLOSIVE DETECTOR


Funzionamento

Da un punto di vista prettamente teorico, il funzionamento di un metal detector (ovvero di un identificatore di metalli) è relativamente semplice, in quanto all’interno del varco di passaggio viene generato un campo magnetico, a sua volta misurato da una testa di rilevazione. Nel caso in cui il campo stesso venga attraversato da un oggetto metallico, quest’ultimo ne modifica il valore. La centralina di controllo percepisce la perturbazione e fa scattare l’allarme.

In realtà, rilevare correttamente la presenza di un oggetto metallico non è sempre semplice, in quanto anche il passaggio di una persona provoca una parziale perturbazione del campo magnetico, con la conseguenza di provocare falsi allarmi, con tutti i disagi che ne conseguono. Anche per tale ragione, nel tempo, si è lavorato su tecnologie differenti, con l’obiettivo di ottimizzare i risultati. In particolare, in origine, erano stati utilizzati i metal detector a magneti permanenti. In questo caso, l’oggetto metallico che si avvicina al varco viene magnetizzato. Quindi, passando all’interno di una bobina, genera una corrente elettrica, che viene amplificata e utilizzata per determinare gli allarmi.

Una simile tecnologia ha il vantaggio di rilevare anche metalli avvolti all’interno di buste in alluminio, in quanto un simile materiale non viene magnetizzato. Però, possiede una limitata efficacia nel rilevare oggetti in acciaio.

Il passaggio di un oggetto perturba l’equilibrio di tale campo. A questo punto, uno specifico algoritmo software analizza tale variazione e riconosce quella prodotta da oggetti metallici, distinguendola da quella indotta dal corpo umano. Una simile tecnologia, pur essendo più costosa, ha il vantaggio di individuare – potenzialmente – qualunque oggetto metallico.